Freud e il mondo che cambia di Stefano Bolognini e Luca Nicoli
La psicoanalisi ha compiuto centoventi anni. Per certi versi è molto cambiata, per altri conserva stretti legami con le sue origini. Qual è la sua eredità più preziosa?
Ne parlano Stefano Bolognini, psicoanalista italiano tra i più noti e tradotti al mondo, e Luca Nicoli, anche lui analista e divulgatore. Filo conduttore del loro dialogo è il rapporto tra la psicoanalisi contemporanea, più attenta di un tempo alla relazione emotiva che si instaura nella coppia analitica, e i disagi di oggi, incentrati sulle fragilità narcisistiche e sulla diffidenza nel rapporto con l’altro.
I due analisti riflettono sulla genesi della sofferenza mentale, e sui modi in cui la psicoterapia analitica si offre come chiave di lettura e insieme come cura. E allargano lo sguardo a temi di triste attualità come la guerra, i totalitarismi e la sostenibilità ecologica della civiltà umana.
Restituendo a una delle grandi rivoluzioni del XX secolo un ruolo centrale nell’indagine intorno all’uomo e al suo sofferto ed entusiasmante stare al mondo.
Gli autori
Stefano Bolognini è membro ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana. È stato Presidente della Società Psicoanalitica Italiana e della International Psychoanalytical Association. Con Bollati Boringhieri ha pubblicato: L’empatia psicoanalitica (2002), Passaggi segreti (2008), oltre alle raccolte di racconti: Come vento, Come onda (1999), Lo Zen e l’arte di non sapere cosa dire (2010). Con Raffaello Cortina ha pubblicato il recente Flussi vitali tra Sé e Non-Sé (2019).Vive e lavora a Bologna.
Luca Nicoli è membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana. Con Foschi ha pubblicato: Amare senza perdersi (2009), L’arte di arrabbiarsi (2012), Il sogno (2014).È coautore con Antonino Ferro del saggio Pensieri di uno psicoanalista irriverente (Cortina, 2017). È appena uscito il suo romanzo, Dottore, ho una Tulip nella testa (Youcanprint, 2022). Vive e lavora a Modena.