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Palermo adagio
Raccontare Palermo non è un compito facile. Più di duemila anni di storia convergono in una cultura “cumulativa”, dove il nuovo non cancella il vecchio ma si stratifica componendo un mosaico sempre in movimento. Raccontare i suoi abitanti, poi, è ancora più difficile: dopo secoli di dominazioni, Palermo continua a essere un crocevia di popoli che vive di integrazione.
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Brescia adagio
«La città del tondino, dal cipiglio burbero e dal cuore generoso, è anche molte altre cose: città-caleidoscopio e città-enciclopedia, città-laboratorio e città-confine, capitale del terzo settore e, insieme a Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023.
Brescia, insomma, può essere “un luogo delizioso dove vivere”. E dunque incamminiamoci. Insieme. Adagio».
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Napoli adagio
L’adagio napoletano sarà una ricerca di tempo e di spazio mentale per fare degli incontri: con i luoghi, le opere, gli spazi aperti e con l’umanità. Una guida e percorso di iniziazione, a piedi, in bicicletta o nel traffico, dedicato a napoletani e “forestieri”, per guardare la città in modo trasversale.
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Venezia adagio
«C’è un modo di dire “andar a la sensa” riferito all’andare o agire con la lentezza con cui i veneziani erano costretti a camminare nella fitta calca di San Marco durante la Festa della Sensa, rito che celebra lo sposalizio di Venezia con il mare. Buona visita allora, a la sensa tra le calli!»
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Milano adagio
«L’adagio è uno stile di vita. Un antidoto alla fretta e al frastuono. Una bussola che ci porta là dove vogliamo andare».
Questa non è una guida esaustiva ma un viaggio controcorrente, una passeggiata da flâneur, un filo che si srotola tra chiostri e bistrot, musei, cinema e panchine. A condurlo è l’adagio urbano, il piacere di dedicarsi del tempo anche quando il tempo non c’è. In questa mappa dell’anima, Teresa Monestiroli smette di correre e invita ad ascoltare il silenzio, tuffarsi in un quadro o sedersi a un caffè per sentirsi felici.