
Fiera della Microeditoria 2018
Sabato 3 a domenica 4 novembre, saremo presenti alla sedicesima edizione della Fiera della Microeditoria di Chiari, vi aspettiamo al primo piano di Villa Mazzotti!
Scoprite qui il programma di quest’anno.
Venite a scoprire le nostre ultime novità:
Gli ultimi giorni di Maometto di Hela Ouardi
Medina, lunedì 8 giugno 632. Il sole accecante infiamma l’orizzonte, ma il calore di questa giornata sembra persino clemente se paragonato alla febbre che consuma il corpo di Maometto. Poche ore dopo il Profeta esalerà il suo ultimo respiro. Intorno a lui, i suoi compagni più stretti, i fedeli della nuova religione tremano, oppressi dal timore che il mondo stia per finire, che sia arrivato il momento dell’Apocalisse, così come Maometto aveva profetizzato negli ultimi tempi della sua vita.
Gli ultimi giorni di Maometto è il ritratto di un uomo in carne e ossa, libero dalla visione ideologica che ne influenzerà l’immagine in futuro, uno studio accurato e documentato che si legge come un romanzo.
La fuga degli insonni di Michele della Rocca
Italia, 2043: la maggioranza della popolazione (punta dalle micidiali mosche Kisser) è ridotta allo stato di larve, mentre il corrotto Dipartimento Emergenze escogita soluzioni apocalittiche (nascoste in alcuni file).
Un gruppo sgangherato di sopravvissuti, braccati da militari ferocissimi dotati di armi micidiali, tenta la fuga verso il mare e la libertà. Dopo l’evasione dalla clinica e dopo aver rubato un camion-frigorifero comincia il viaggio picaresco dal centro di Roma — con alcune scene cruciali in luoghi deputati dell’immaginario (come il Museo Maxxi, nel frattempo divenuto una megadiscoteca) — per arrivare al Porto di Civitavecchia e imbarcarsi per la Sardegna, ancora incontaminata.
La fuga degli insonni è un’epica avventurosa, nutrita di fantascienza e horror, incontra una metafora politica che riguarda anche la massa teleguidata e inerte della democrazia attuale. Orwell e videogiochi, Black Mirror e Zero Calcare, Crichton e Il signore degli anelli…
Il paese che era la nostra casa di Alia Malek
Nel 2011, poco dopo l’inizio della primavera araba, Alia Malek torna in Siria, il paese che i suoi genitori avevano per trasferirsi in America e sfuggire così al regime di Assad. Nonostante le rivolte e la repressione, si respira ancora un clima di speranza, l’illusione di un cambiamento, tanto che Alia decide di restaurare la casa della nonna e restituirla al suo antico splendore.
Il paese che era la nostra casa è un tuffo nel passato, reso necessario non solo dalle emozioni personali, ma dal desiderio di raccontare che cos’è davvero la Siria e quali sono stati i passaggi fondamentali della sua storia nazionale più recente.