La stanza dei libri è uno spazio organizzato dal Centro Studi per la Cultura Psicologica dove parlare dell’esperienza della narrazione, dell’ascolto e della lettura, attraverso le pagine di un libro.
Nell’incontro di mercoledì 16 febbraio, Ilaria M. A. Benzi e Silvia Valadè dialogheranno con gli autori Pietro Roberto Goisis e Angelo Antonio Moroni del libro Lock-mind – Due diari della pandemia, in uscita per Enrico Damiani Editore il prossimo 24 febbraio.
L’evento sarà trasmesso in diretta sui canali Facebook e Youtube del Centro Studi per la Cultura Psicologica. La partecipazione al webinar è aperta a tutti, previa iscrizione attraverso l’apposito form. I partecipanti iscritti riceveranno, il giorno dell’evento, il link per assistere via e-mail.
PIETRO ROBERTO GOISIS: medico, psichiatra, psicoanalista, in oltre quarant’anni di attività clinica ha incontrato le vite di migliaia di persone. Ha dedicato molte energie alla divulgazione della psicoanalisi ed è stato a lungo responsabile della Commissione Stampa e dell’Area Cinema della Società Psicoanalitica Italiana.
ANGELO ANTONIO MORONI: psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista Membro Ordinario SPI e IPA. È Socio Fondatore del Centro Psicoanalitico di Pavia (SPI). Svolge libera professione a Pavia e collabora come supervisore di Comunità psichiatriche del nord Italia e dei Servizi Neuropsichiatrici del Canton Ticino.
ILARIA M. A. BENZI: psicologa clinica e PhD, Ricercatrice presso l’IRCCS Istituto Auxologico Italiano. Responsabile comunicazione dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia, insegna Teoria e tecnica dei test e Test e psicodiagnostica. Presidente del Centro Studi per la Cultura Psicologica.
SILVIA VALADÈ: psicologa, psicoterapeuta. Giudice Onorario presso la Corte d’Appello di Milano Sezione V. Consigliere dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. Professore presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. CTU e Ausiliario del Giudice presso il Tribunale di Milano. Vicepresidente del Centro Studi per la Cultura Psicologica.
Marzo 2020. Un virus si aggira tra noi. L’Italia, e presto il mondo, si fermano all’improvviso, ma quella che nasce come una pausa temporanea, dettata da un semplice eccesso di prudenza, si trasforma in una paralisi tanto inedita quanto sconvolgente.
In questo silenzio scandito da canti serali e immagini tragiche che sfilano alla televisione, prendono forma, indipendentemente eppure in modo misteriosamente connesso, due preziosi diari dal campo, sgorgati dalle penne di due psicoanalisti alle prese con la sofferenza propria e altrui. Nati come diversivo e necessari per chi li ha scritti, questi preziosi giornali di bordo si fanno testimonianza e diventano racconto.
Oggi rappresentano la memoria. Di chi, come Angelo Moroni, ha vissuto il primo lockdown, giorno per giorno, con paziente attesa e osservazione analitica. Di chi, come Roberto Goisis, si è ammalato gravemente e, una volta sopravvissuto, ha ricostruito le tappe della propria storia. Ognuno dei due perso nella solitudine di quei momenti, ma in relazione con chi li viveva insieme a lui.
La vita, intanto, va avanti come può, e continua a sorprendere: questi diari, così come i loro autori, si trovano, si scoprono, si riconoscono. E si intrecciano in un testo in cui l’esperienza personale si trasforma in una vicenda collettiva che non può essere dimenticata.
“Non leggerò mai un libro sul Covid”: quella che potrebbe essere una reazione comune e fisiologica davanti a tanti discorsi, scritti, elucubrazioni, si scioglie, pagina dopo pagina, in una lettura coinvolgente, che lascia senza fiato. E invita a ricordare, riflettere, rinascere.