Tra Bergamo e Brescia alla scoperta dei siti UNESCO di Massimo Tedeschi
L’Italia precede di un’incollatura la Cina in vetta alla classifica degli Stati con più siti UNESCO: ne possiede infatti sessanta (a marzo 2025). Fra le regioni italiane il primato spetta alla Lombardia, con dieci siti, di cui metà sono nelle province di Bergamo e Brescia.
Visitarli tutti vuol dire immergersi in una storia millenaria e, soprattutto, intraprendere un viaggio attraverso un territorio straordinario, conoscere i gioielli che custodisce e le persone che se ne prendono cura.
Il nostro percorso inizia da Bergamo e dalle sue mura la cui costruzione, tra il XVI e il XVII secolo, ha imposto sacrifici enormi alla città ma le ha regalato una corona in pietra che oggi la rende unica. Si prosegue poi fra le case e le ciminiere di Crespi d’Adda, testimonianza di un’epoca d’oro dell’industria lombarda. Varcando il confine fra le province ci si sposta a Brescia e ai reperti lasciati dai «barbari» Longobardi, che nell’VIII secolo elessero la città a luogo del potere religioso, secolare e spirituale. Infine, due tappe misteriose e suggestive: la Valle Camonica, dove l’arte rupestre ci affascina con il suo linguaggio ancestrale, e i siti palafitticoli del lago di Garda, che ci proiettano nel vissuto quotidiano dei nostri antenati.
Tante epoche diverse, tanti paesaggi naturali e urbani da esplorare, in un alternarsi di scoperte e di emozioni. Tutte da provare.
L’autore
Massimo Tedeschi, giornalista e scrittore, è stato inviato del quotidiano «Bresciaoggi». Successivamente, come caporedattore del «Corriere della Sera», ha fondato e diretto il dorso bresciano del quotidiano di via Solferino ed è oggi presidente dell’Associazione Artisti Bresciani.
Ha scritto Il Palazzo e la Città. Storia del Consiglio comunale di Brescia (1946-2006) (Grafo, 2008), Il Grande Flagello. Il Covid-19 a Bergamo e Brescia (Scholé, 2020) e i thriller La maledizione del numero 55 (La Nave di Teseo, 2019) e Il giardino dei cedri (La Nave di Teseo, 2022).
Per Enrico Damiani Editore ha pubblicato la guida Brescia adagio. Capitale industriale, capitale della cultura (2022).














