
“Esplorare il silenzio” alla Maturità 2024
Sono state rese pubbliche in queste ore le tracce della prima prova dell’esame di maturità di quest’anno e fra le proposte della tipologia B (il testo argomentativo) si trova anche un estratto dal libro di Nicoletta Polla-Mattiot Riscoprire il silenzio (BCD 2013), da noi ripubblicato nel 2019 con il titolo Esplorare il silenzio.
Concentrarsi sul silenzio significa, in primo luogo, mettere l’attenzione sulla discrezionalità del parlare. Chi sceglie di usare delle parole fa un atto volontario e si assume dunque tutta la responsabilità del rompere il silenzio. Qualsiasi professionista della comunicazione studia quando è il momento opportuno per spingersi nell’agone verbale: la scelta di «smettere di tacere» è un atto rituale di riconoscimento dell’altro. […]
Si parla perché esiste un pubblico, un ascoltatore. Si parla per impostare uno scambio. Per questo lavorare sull’autenticità del silenzio e, in particolare, sul silenzio voluto e deliberatamente scelto, porta una parallela rivalutazione del linguaggio, la sua rifondazione sul terreno della reciprocità. Dal dire come getto verbale univoco, logorrea autoreferenziale, al dialogo come scambio contrappuntistico di parole e silenzi.
Ma il silenzio è anche pausa che dà vita alla parola. La cesura del flusso ininterrotto, spazio mentale prima che acustico. […] Nell’intercapedine silenziosa che si pone tra una parola e l’altra, germina la possibilità di comprensione. Il pensiero ha bisogno non solo di tempo, ma di spazi e, come il linguaggio, prende forma secondo un ritmo scandito da pieni e vuoti. È questo respiro a renderlo intelligibile e condivisibile con altri.
Il silenzio è poi condizione dell’ascolto. Non soltanto l’ascolto professionale dell’analista (o dell’esaminatore, o del prete-pastore), ma della quotidianità dialogica. Perché esista una conversazione occorre una scansione del dire e tacere, un’alternanza spontanea oppure regolata (come nei talk show o nei dibattiti pubblici), comunque riconosciuta da entrambe le parti. L’arte salottiera e colta dell’intrattenimento verbale riguarda non solo l’acuta scelta dei contenuti, ma la disinvoltura strutturale, l’abile dosaggio di pause accoglienti e pause significanti, intensità di parola e rarefazione, esplicito e sottinteso, attesa e riconoscimento. Si parla «a turno», si tace «a turno».
Questo è il brano che i maturandi che avranno scelto questa traccia dovranno commentare, esprimendo le loro opinioni a riguardo e interrogandosi sulle funzioni del silenzio nella comunicazione, il legame fra parola, silenzio e pensiero e su cosa vuol dire rompere il silenzio per metterci in relazione con gli altri.
Uno spunto davvero ricco, perché nella comunicazione il silenzio è segno di attenzione partecipata e fortissima emozione, mentre tacere delle informazioni può essere tanto un delizioso escamotage narrativo per creare suspense, quanto una forma di prevaricazione a danno del prossimo. Nelle varie fasi della nostra vita, poi, il silenzio assume funzioni e significati diversi: può essere fonte di preoccupazione, nascondere un profondo disagio, una disaffezione, oppure preziosissima pausa di ristoro e segnale di autentico benessere. Non si contano poi i significati che il silenzio assume negli ambiti più disparati: dall’arte alla musica, dalla psicoanalisi alla natura, perfino nella geografia.
Esplorare il silenzio è un viaggio corale in un argomento ineffabile e forse proprio per questo affascinante, che ci può insegnare molto su noi stessi e sul nostro modo di guardare al mondo. La nostra guida in questo viaggio è Nicoletta Polla-Mattiot, giornalista e studiosa del silenzio come strumento di comunicazione. Sull’argomento ha scritto libri, articoli, saggi. Fra gli altri, Le funzioni comunicative del silenzio (Loffredo, 1990), Harold Pinter, il teatro, il pubblico e il silenzio (Bollati Boringhieri, 2001), Il paradosso del silenzio (Il Poligrafo, 2009), Pieno e vuoto (Mimesis, 2017). Nel 2005 ha aperto il sito ascoltareilsilenzio.org e nel 2010 ha fondato con Duccio Demetrio l’Accademia del silenzio, scuola di pedagogia e comunicazione del silenzio. Per i Taccuini dell’Accademia ha pubblicato nel 2012 Pause (Mimesis).
Il libro si può ordinare in tutte librerie e dagli store online (Amazon – IBS – Feltrinelli).
Alle ragazze e ai ragazzi che si trovano in queste ore nel silenzio delle aule di esame auguriamo di portare a termine questa prova (e tutte quelle che seguiranno) con serenità e soddisfazione.