Smettetela di dirci che non siamo felici alla Libreria Centofiori di Milano
Giovedì 25 settembre alle ore 18.30, Gabriella Grasso presenta Smettetela di dirci che non siamo felici. Un’indagine sulle donne singole alla Libreria Centofiori di Milano (Piazzale Dateo). Dialoga con l’autrice Luisanna Benfatto.
Sebbene il numero delle persone singole sia in aumento in tutto il mondo, le donne senza partner né figli continuano a essere oggetto di curiosità o di giudizio.
La singolitudine non è considerata un’opzione: anche nei film, nelle serie tv, nei libri, le protagoniste che non hanno un partner immancabilmente lo trovano prima della parola Fine.
Quasi che una vita fuori dalla coppia non contenesse potenzialità narrativa. Quasi che, eliminando la coppia dall’esistenza, non restasse granché di significativo. Ma è davvero così?
Convinta della necessità di controbilanciare questa narrazione stereotipata, Gabriella Grasso ha intervistato scrittrici, giornaliste ed esperte di singles studies dall’Australia all’India, dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, per condividere ricerche ed esperienze personali. Ha poi ascoltato i racconti di una trentina di donne italiane tra i trenta e i sessantanove anni che abitano in grandi città o in provincia, che vivono il loro status con consapevolezza e gioia, senza escludere che possa modificarsi ma affrancate dall’ossessione della ricerca. Intrecciando questa polifonia di voci alla propria, l’autrice affronta temi come amicizia, sesso, maternità, viaggio e spiritualità per comporre un ritratto della vita “senza vincoli” privo delle tinte fosche della solitudine e dell’inadeguatezza. Perché tutte le donne hanno il diritto di dire addio al fantasma del fallimento e a pensarsi libere (e felici).
Gabriella Grasso è giornalista e traduttrice. Ha lavorato per venticinque anni nei principali periodici femminili italiani («Grazia», «Donna Moderna», «Cosmopolitan», «Gioia!», «Elle»). Oggi è freelance e scrive, tra gli altri, per «Elle», «HTSI/Sole24ore », «Vogue», «Donna Moderna», «Harper’s Bazaar», «il venerdì di Repubblica», «Lucy-Sulla Cultura».