Nessuna pretesa di Blandine Rinkel, il romanzo d’esordio che «Le Monde» ha definito superbo
«Che cos’è una vita di successo?» è una delle numerose domande che Jeanine appunta sui post-it rosa ai quali affida le sue riflessioni.
Per la figlia quei foglietti costituiscono un materiale cui attingere per decifrare quel grande enigma che è la vita di sua madre, insegnante di inglese in pensione, che riempie le sue settimane di attività e piccoli impegni passando dal corso di arabo alla moschea, al volontariato presso circoli e associazioni benefiche.
La sua incontenibile curiosità per le vite degli altri la porta a ricercare, nelle situazioni e nei luoghi più disparati, un contatto con le persone che incontra, specie se sofferenti, emarginate, disadattate.
La sua nuova vita è continuamente esposta all’imprevisto e all’incontro fortuito (immigrate spagnole, un manovale ricercato per violenza coniugale, una russa che non riesce a imparare il francese) che a volte la mettono in situazioni pericolose. Ma a Jeanine non importa, perché cos’è la vita, se non un dono da offrire a chi ne ha più bisogno?
Un romanzo affascinante, una storia sulle infinite possibilità e sulla ricchezza degli incontri.
L’autrice
Blandine Rinkel, 26 anni, dopo gli studi superiori si trasferisce da Nantes a Parigi dove si laurea in lettere nel 2015 e si dedica principalmente alla scrittura collaborando con riviste quali “Le matricule des anges”, “Citizen K” e “Gonzai”. È anche musicista e fa parte del collettivo Catastrophe. Nessuna pretesa, candidato al premio Goncourt, è il suo romanzo di esordio.