Indietro non si torna racconta la storia di Shulem Deen. Membro degli Skver, una delle sette chassidiche più radicali degli Stati Uniti, ritenuta estrema dagli stessi estremisti, Shulem cresce alle porte di New York studiando il Talmud e la Torah e seguendo minuziosamente la “Legge”.
Non conosce niente del mondo esterno, tutto quello che sa è che bisogna evitarlo. “Costretto” a diciotto anni a un matrimonio combinato, a trenta si ritrova con cinque figli e la strada segnata. Ma mentre conduce un’esistenza ligia ai precetti e chiusa a qualunque domanda, dentro di lui ferve un’inquietudine che non trova risposta.
Un giorno trasgredisce alle regole e accende la radio. È una trasgressione modesta, che però apre a ben altri cambiamenti. Dalla radio alla biblioteca e infine a internet il passo è breve.
L’universo che gli si spalanca davanti mette in crisi il sistema di credenze e di norme cui obbedisce la sua vita e gli consente la scoperta di un sé diverso, ricco di pensieri e di desideri. Ma il processo di emancipazione è tutt’altro che indolore, come non è indolore il progressivo ma inevitabile sgretolamento della sua fede, di cui racconta coraggiosamente in queste pagine.
Condannato come eretico, cacciato dalla comunità, Shulem Deen inizia una lunga battaglia per non perdere i suoi bambini. E per preservare la sua dignità di uomo libero.
«Tutto è cominciato quando mi sono reso conto che potevo pensare con la mia testa. Mi ci sono voluti anni».
L’autore
Shulem Deen, ex membro della comunità chassidica Skver, è uno scrittore e saggista ebreo americano. Ha scritto per “New Forward”, “Jewish Daily Forward”, “Tablet”, e “Salon”.
Fa parte del consiglio di Footsteps, un’organizzazione che offre assistenza e supporto a quanti hanno lasciato la comunità ebrea ultraortodossa. Vive a Brooklyn, New York, dove lavora come editor e coach.