«Giovanni pensa al cuore del polpo, mentre ricopre Argo di terra. Tre cuori, pensa: come me: Julie, Carmela, Bianca. Le tre parti di un organo solo».
A Castel San Gerolamo, piccolo paese dimenticato sui colli monferrini, la vita riserva poche sorprese. Anche i giorni di Giovanni Ferraro, rancoroso e diligente liceale, scorrono banali: i pochi amici, l’insofferenza per la provincia, le letture scolastiche, l’invadenza della madre, la prima cotta. Se non fosse che semplici incidenti di percorso, disseminati tra le pieghe della monotonia, lasciano in lui ferite profonde, destinate a non guarire mai. Fra l’odio sordo e l’eccitazione febbrile, l’immaturità sentimentale e un’insoddisfazione profonda e velenosa, Giovanni si fa uomo – e marito, e padre – senza diventare mai adulto.
A raccontarlo una voce narrante che entra ed esce dalla storia scoprendosi dentro lo sguardo ora dell’uno, ora dell’altro personaggio, incrinando la superficie a prima vista ordinaria per lasciar trapelare abissi ben più vertiginosi. Come il polpo con i suoi tre cuori, Giovanni si avviluppa intorno ai suoi tre grandi amori in un labirinto crudele, da cui non è possibile liberarsi, da cui è impossibile distogliere lo sguardo.
Il cuore del polpo è un sofisticato romanzo psicologico che affronta senza paura l’orrore intrappolato nella “normalità”.
L’autrice
Mariateresa Boffo è nata a Biella nel 1966. Si è trasferita in Inghilterra nel 1996, dopo essersi laureata in Giurisprudenza e aver pubblicato il suo primo romanzo, Senza Mani (La Tartaruga). A Londra ha conseguito un Master in Media and Cultural Studies (Birkbeck College) e lavorato come Senior Commissioning Editor per Penguin Classics. Consulente editoriale freelance, vive a Brighton.