«“Bergamo di sopra o di sotto?”… è la domanda che tutti i bergamaschi si sentono porre, come se si parlasse di due nuclei distinti. In realtà il legame fra la città antica, racchiusa entro le mura veneziane, e la città bassa, centro produttivo, commerciale e residenziale, è molto più stretto di quanto possa apparire a un primo sguardo.
La presenza di un turismo mordi e fuggi ha accentuato questa visione della città divisa in due. File di turisti si mettono in coda alla partenza della funicolare, percorrono la Corsarola, arrivano in Piazza Vecchia e dopo un rapido sguardo scappano via.
A me piace immaginare un visitatore – bergamasco o “forestiero” che sia – che sappia assaporarla nella sua interezza, in un insieme di bellezze architettoniche e naturali, di cultura locale, di cibo e tradizioni. E proprio a questo tipo di viaggiatore mi voglio rivolgere, proponendo percorsi che, senza rinunciare ai monumenti più noti, mostrino il suo volto più vivo, più vero, abbracciandone tutte le sfaccettature».
Bergamo adagio fa parte della collana gli adagi, nata dall’idea dall’idea dell’Adagio Urbano che ha ispirato le passeggiate di Teresa Monestiroli a Milano.
«L’Adagio è uno stile di vita: un incedere lento per le strade dell’esistenza che diventa un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo dentro e fuori di sé, riordinare i pensieri e tornare a stupirsi di fronte a luoghi che spesso abitiamo distrattamente».
Teresa Monestiroli, ideatrice e curatrice della collana gli adagi
L’autrice
Paola Bianchi (1959) vive a Bergamo e, dopo molti anni di attività nell’industria tessile, in una nuova fase della sua vita si è laureata in Culture Moderne Comparate con indirizzo in Storia dell’arte. Si è dedicata a ricerche e studi sull’ex complesso conventuale di Sant’Agostino e su opere di Lorenzo Lotto, da cui è nata la sua passione per la città di Bergamo e il suo patrimonio artistico e culturale.