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Il cuore del polpo
«Giovanni pensa al cuore del polpo, mentre ricopre Argo di terra. Tre cuori, pensa: come me: Julie, Carmela, Bianca. Le tre parti di un organo solo».
La vita di Giovanni Ferraro, rancoroso e diligente liceale piemontese, scorre banale: i pochi amici, l’insofferenza per la provincia, le letture scolastiche, l’invadenza della madre, la prima cotta. Fra l’immaturità sentimentale e un’insoddisfazione profonda e velenosa, Giovanni si fa uomo – e marito, e padre – senza diventare mai adulto. Come il polpo con i suoi tre cuori, Giovanni si avviluppa intorno ai suoi tre grandi amori in un labirinto crudele, da cui non è possibile distogliere lo sguardo. Una raffinata narrazione che affronta senza paura l’orrore intrappolato nella “normalità”.
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Il paese che era la nostra casa
«Un indimenticabile ritratto della Siria moderna. Una storia nitida e avvincente».
Dave Eggers
Nel 2011, poco dopo l’inizio della primavera araba, Alia Malek torna in Siria, il paese che i suoi genitori avevano lasciato per trasferirsi in America e sfuggire al regime di Assad. Nonostante le rivolte e la repressione, si respira ancora un clima di speranza, l’illusione di un cambiamento, tanto che Alia decide di restaurare la casa della nonna e restituirla al suo antico splendore.
Questo libro è un tuffo nel passato, un racconto in cui privato e quotidiano si intrecciano alla Grande Storia in un insieme avvincente e ricco di fascino. E la capacità di restituirci un mondo ormai finito – il profumo di gelsomino nelle strade, le vie strette cariche di segreti, gli amori e i tradimenti, gli aromi speziati delle cucine – è pari a quella di descrivere e interpretare il contesto geopolitico che ha portato le cose al punto in cui si trovano adesso.
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Nessuna pretesa
Il romanzo d’esordio che “Le Monde” ha definito superbo
“Che cos’è una vita di successo?” è una delle numerose domande che Jeanine appunta sui post-it rosa ai quali affida le sue riflessioni. Per la figlia quei foglietti costituiscono un materiale cui attingere per decifrare quel grande enigma che è la vita di sua madre, insegnante di inglese in pensione, che riempie le sue settimane di attività e piccoli impegni passando dal corso di arabo alla moschea, al volontariato presso circoli e associazioni benefiche. La sua incontenibile curiosità per le vite degli altri la porta a ricercare, nelle situazioni e nei luoghi più disparati, un contatto con le persone che incontra, specie se sofferenti, emarginate, disadattate.