Tempo di Libri 2017

Dal 19 al 23 aprile trovate allo Stand B06 – Padiglione 2 di Tempo di Libri 2017.

Sabato 22 Aprile ore 14, 30 Sala Georgia

Presentazione di Un Quinquennio per nulla di Éric Zemmour
introduce
Filippo La Porta
Partecipano
Éric Zemmour (autore) e Massimo Giannini (vicedirettore di Repubblica)

Il quinquennio di Hollande è sfociato nel sangue. Con una macchia di un rosso vivo indelebile. Gli attentati contro Charlie Hebdo e l’Hyper Cacher di Vincennes, e il massacro del Bataclan, annunciano l’inizio di una guerra civile francese, o peggio europea, e la grande sfida lanciata dall’islam alla civiltà europea sulla sua terra d’elezione.

Questo ritorno del tragico si scontra con una bonarietà presidenziale ai limiti della vacuità. Come se la storia avesse atteso, ironica, che all’Eliseo si installasse il presidente più mediocre della Quinta Repubblica per prendere il sopravvento. Come se il destino funesto della Francia dovesse nuovamente dar corpo alla celebre formula del generale de Gaulle dopo la sua visita al povero presidente Le-Brun, frastornato dalla débâcle del 1940: “In fondo, come capo dello Stato, gli erano mancate due cose: essere un capo e avere uno Stato”. Come se la caduta da Pompidou a Sarkozy non fosse stata sufficiente, non abbastanza umiliante. Quest’ultimo era stato eletto per diventare primo ministro; il suo successore per diventare ministro del Tesoro. Un quinquennio per nulla.

Domenica 23 Aprile oer 14,30 Sala Calibri

Presentazione de Il Misantropo di Molière

Filippo La Porta, Rosellina Archinto (editore), Gianfranco De Bosio (regista teatrale) e Luca Micheletti (attore e regista teatrale) dialogheranno su Il Misantropo di Molière (collana gli unici), nella nuova traduzione di Renato Benvenuto rispettando la metrica originaria (verso martelliano e distici con rima baciata) e illustrata dagli splendidi disegni di Emanuele Luzzati.

Il Misantropo di Molière in una traduzione di Renato Benvenuto virtuosisticamente fedele alla metrica originaria (versi alessandrini e rima baciata).

La densa introduzione di Michele Mari sottolinea l’aspetto nobile e tragico, per niente grottesco o caricaturale, del personaggio. Forse la pièce più congeniale alla lettura, meno teatrale di Molière — che pure tante volte la recitò sul palcoscenico — capace di sfidare l’ipocrisia universale del genere umano in società.
L’opera è arricchita da dieci disegni in tecnica mista inediti del grande pittore e illustratore Emanuele Luzzati.

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